Abstract:
Nella letteratura italiana degli ultimi decenni lo scrittore Andrea Camilleri rappresenta un caso raro di successo editoriale e di pubblico, con centinaia di migliaia di copie vendute, traduzioni in molte lingue, riconoscimenti e convegni in suo onore. Uno dei suoi titoli più noti è il romanzo storico Il Birraio di Preston. Lo scrittore è diventato famoso presso il grande pubblico inizialmente per la serie di romanzi polizieschi che hanno per protagonista il commissario Montalbano. I lettori hanno scoperto i suoi romanzi storici in un secondo momento, sebbene questo filone preceda cronologicamente quello di Montalbano. Non dobbiamo, però, pensare che siano una lettura meno avvincente di quelli polizieschi. Camilleri è uno scrittore che sa catturare il lettore e tenerne desta l’attenzione fino all’ultima pagina. Non poca importanza ha qui il vasto sapere tecnico acquisito lavorando per molti anni per il teatro, la radio e la televisione, dove ha avuto a che fare con testi di diverso genere e ha accumulato una notevole esperienza di strategie narrative. Il Birraio di Preston si colloca a un punto di svolta della sua carriera di romanziere, sia per quanto riguarda lo sperimentalismo linguistico e narrativo, che il riconoscimento del pubblico.
Machine summary:
Anche se, oggi, a un lettore abituato allo stile di Camilleri la lingua di quel primo romanzo non sembra particolarmente ardua, allora, all’inizio della strada, la presenza di termini dialettali poteva essere considerata un serio ostacolo alla comprensione del testo.
3 Questo, però, è solo lo spunto di una storia che lo scrittore tesse a modo suo, con personaggi inventati, se si eccettua il prefetto in questione, diventato Bortuzzi nel romanzo, la sua passione per i libri illustrati, il disprezzo nei confronti dei propri amministrati e la determinazione a far rappresentare l’opera il Birraio di Preston a qualsiasi costo.
7 La scelta di inserire una parola in dialetto non dipende, quindi, solo dalla sua maggiore espressività rispetto all’equivalente italiano, ma anche da come suona all’interno della frase.
Quando Don Memè parla col prefetto la sua sintassi è italiana, ma per esprimere, mentalmente, la propria disistima per quel fiorentino che non capisce niente della Sicilia usa l’inversione sintattica del verbo tipica del dialetto: “Sempre una testa di minchia fiorentina è” (p.
Sono tutti esempi di discorso indiretto libero, il procedimento con cui la voce narrante si combina con quella di un personaggio e, se formalmente è mantenuta la terza persona, in realtà si passa a un io o a un noi, come nel passo che segue: … gli unici di giusto colore parevano essere don Memè Ferraguto, dal sorriso pericolosamente largo, e il capitano dei militi a cavallo, Liborio Villaroel, una carogna fitusa al cospetto di Dio e non solo degli òmini, ma magari dei vermi.