Abstract:
La personalità di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, così come la sua opera , sfuggono ad una convenzionale catalogazione. Erede di una antichissima famiglia dell'aristocrazia siciliana, sposato alla psicoanalista lettone Licy Wolff a sua volta discendente di un importante casato baltico, raffinato conoscitore della letteratura inglese e francese, lo scrittore è di fatto un outsider nel panorama sociale e culturale dell'Italia del dopoguerra, piuttosto "europeo" che "italiano" e sicuramente "siciliano". Autore di un unico romanzo, Il Gattopardo, le cui premesse e i cui echi e riferimenti intertestuali sono da rintracciare anche nel pugno di racconti e in particolare ne La Sirena e nella memoria autobiografica soli altri titoli del suo limitatissimo corpus letterario, e in questo senso di fatto autore di un unico libro, significativamente scritto in articulo mortis, Lampedusa rielabora nel racconto delle vicende di una famiglia aristocratica siciliana nel ventennio 1860-80, sullo sfondo del Risorgimento Italiano, le sue esperienze familiari eleggendo la Sicilia di Don Fabrizio Salina a metafora universale della fragile e caduca vicenda umana che scavalca il tempo storico. Lo spirito ironico e insieme tragico di Lampedusa-Salina, il senso della morte e l'intimo disincanto rispetto alle "magnifiche sorti e progressive" dell'uomo nella storia, riconnettono Giuseppe Tomasi alla più alta linea letteraria siciliana.
Machine summary:
Autore di un unico romanzo, Il Gattopardo, le cui premesse e i cui echi e riferimenti intertestuali sono da rintracciare anche nel pugno di racconti e in particolare ne La Sirena e nella memoria autobiografica soli altri titoli del suo limitatissimo corpus letterario, e in questo senso di fatto autore di un unico libro, significativamente scritto in articulo mortis, Lampedusa rielabora nel racconto delle vicende di una famiglia aristocratica siciliana nel ventennio 1860-80, sullo sfondo del Risorgimento Italiano, le sue esperienze familiari eleggendo la Sicilia di Don Fabrizio Salina a metafora universale della fragile e caduca vicenda umana che scavalca il tempo storico.
L'intera opera narrativa di Tomasi di Lampedusa contrappunto in tutto quattro racconti da considerarsi di fatto se non alla stregua di semplici bozze preparatorie per il "libro", di fatto un continuum sul piano dell'ambientazione, dell'atmosfera e del timbro della meditazione esistenziale, e il controverso romanzo oggetto di questa esposizione, Il Gattopardo, che dopo essere stato respinto dall'editore Einaudi per il giudizio negativo di Elio Vittorini e da un secondo grande editore, Mondadori, venne infine pubblicato nel 1958 per i tipi di Feltrinelli con la cura di Giorgio Bassani, consacrando il suo autore alla fama presso il grande pubblico e conferendogli a buon diritto un posto nella letteratura europea.