Abstract:
Nel panorama degli studi comparati fra la lirica romanza medievale e quella orientale uno degli esempi eclatanti che nella sua storia ormai pluridecennale ha suscitato molte polemiche e discussione è stato senza dubbio il rinomatissimo Linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amoredi Luigi Valli. Il suddetto tomo, come asserisce l’editore della casa editrice Luni, pubblicato per la prima volta nel 1928 dall’editrice Optima di Roma, fu integrato nel 1930, da un secondo volume dedicato alle «Discussioni e note aggiunte», originate dal primo. Per fornire uno schema della storia editoriale dell’opera citiamo una delle annotazioni bibliografiche dell’opera prestigiosa di S. Salzani Luigi Valli e l’esoterismo di Dante: Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli d'amore, I, Optima, Roma, 1928 Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli d'amore. Discussioni e note aggiuntive, II, Optima, Roma 1930 (ristampa anastatica del v. I: Libreria Antiquaria Bertoni, Roma 1969; Fratelli Melita,Genova 1981; I Dioscuri, Genova 1988; FirenzeLibri, Firenze 2008;riedizione integrale in un volume: Luni, Milano 1994).
Machine summary:
Luigi Valli riassume la tesi di Rossetti in tal maniera: Il Rossetti aveva già avuto qualche sentore di questo fatto, non solo, ma aveva portato molti argomenti a dimostrare che l’uso di velare sotto le formule convenzionali dell’amore idee mistiche e iniziatiche era venuto appunto dalla Persia attraverso i manichei, i catari (albigesi) e attraverso i templari, che ritroveremo molto legati a tutto questo movimento; e che tale uso era passato dai provenzali ai poeti siciliani (Federico II, Pier delle Vigne, Jacopo da Lentini) e da questi ai bolognesi (Guinizzelli) e ai toscani (Cavalcanti, Dante, Cino, ecc.
Luigi Valli, che dalla corrente tradizionalista dell’italianistica viene considerato quasi un eretico con teorie già superate, ha usato amplissimamente questa metafora significativa per sviluppare la sua teoria riguardo all’influsso della lirica persiana sul linguaggio segreto dei cosiddetti fedeli d’amore: La poesia mistica pseudo amorosa della Persia e la poesia pseudo amorosa dell’Italia, venivano anche storicamente legate tra loro.
Gli studi propedeutici sulla tematica comune fra la tradizione lirica trobadorica e quella persiana possono rendere più accettabile la teoria di Valli quanto al ruolo della mistica iranica in area europea, ma il problema consiste nel fatto che egli cerca di portare queste contaminazioni letterarie,più precisamente metaforiche, ad una sorta di cultura segreta che cela le sue teorie arcane sotto il velo della metafora: La Rivelazione storico-collettiva consegnata alla Chiesa, sostituendosi a quella Intelligenza attiva che nella filosofia pagana si può considerare come una rivelazione individuale dei veri eterni (le idee), ne ereditavano in certo modo non soltanto la funzione, ma anche l’immagine mistica e poetica, che ne aveva fatto una donna.